Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola, 8.4.2017
– Chi fa l’insegnante è un privilegiato. Perché si fa tre mesi di vacanze consecutive l’anno. Costringendo gli alunni a fare altrettanto.
Chi conosce la scuola sa che non è così. Lo abbiamo scritto, a chiare lettere, anche in questi giorni. Ribadendo, con fatti e non opinioni, che il docente non “stacca” mai. Che corregge compiti, programma, si aggiorna e svolge un lavoro enorme a monte delle lezioni.
Anche in estate, durante la quale si svolgono gli scrutini, gli Esami di Stato, i corsi di recupero, le prove finali, le verifiche di accesso. E tante altre attività, in particolare di carattere organizzativo e progettuale, indispensabili per il buon andamento dell’intero anno scolastico che verrà.
Ogni tanto, però, la favola metropolitana dei tre mesi di vacanze l’anno torna in auge. Non solo nelle discussioni da bar.
“Per la scuola siamo l’unico Paese che fa tre mesi di vacanze consecutive all’anno e se non ci sono i nonni, si resta fregati”, ha detto l’8 aprile il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, a Torino per l’incontro “Riprendiamoci il lavoro!”.
Ora, viene da chiedersi: chi dovrebbe tenere le lezioni nel mese di luglio e a settembre, poiché i docenti in servizio sono quasi tutti impegnati in altre attività. E dove si dovrebbe fare didattica, visto che le aule scolastiche sono prive di aria condizionata e in estate la temperatura arriva anche a 40 gradi?
Ci fermiamo qui. Il resto, immaginiamo, lo scriveranno i nostri lettori.
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Salvini shock: siamo l’unico Paese che fa tre mesi di vacanze consecutive all’anno ultima modifica: 2017-04-08T19:38:00+02:00 da