Simone Micocci, Forexinfo.it, 21.2.2017
– Riforma della scuola, ultime notizie: con il Testo Unico del Pubblico Impiego il Dirigente Scolastico potrà decidere quando sospendere i docenti.
Riforma della scuola: il Testo Unico del Pubblico Impiego dà maggiori potere al Dirigente Scolastico che d’ora in avanti potrà sospendere un docente per 10 giorni senza dover per forza attendere l’esito del procedimento disciplinare a suo carico.
Quindi, mentre i sindacati e il Miur stanno discutendo sulla chiamata diretta cercando di ridurre il ruolo riservato al Dirigente Scolastico, il Testo Unico del Pubblico Impiego che riforma la pubblica amministrazione ha introdotto nuovi poteri per questa categoria.
Con la riforma della pubblica amministrazione quindi i docenti potranno essere sospesi dal preside. Una eventualità su cui si era espresso il Giudice del Lavoro di Foggia lo scorso novembre, accogliendo il ricorso presentato da un insegnante vittima di una sanzione disciplinare di questo tipo decisa dal Dirigente Scolastico.
E probabilmente è stato proprio per evitare altre pronunce di questo genere che si è provveduto ad emanare una norma che legittima il Dirigente Scolastico a disporre della sospensione dal servizio per un insegnante nel caso in cui ci sia un procedimento disciplinare a suo carico.
Il preside può sospendere un insegnante: per il giudice del Lavoro no
Lo scorso novembre il Giudice del Lavoro di Foggia, con la sentenza 7331/2016, si è espresso in favore di un insegnante della scuola primaria che ha fatto ricorso contro la sospensione dal servizio e dalla retribuzione per un periodo di 10 giorni.
Il Giudice ha accolto il ricorso, stabilendo l’illegittimità della sanzione disciplinare della sospensione all’insegnamento e condannando il MIUR al rimborso delle spese di giudizio.
Questo perché, come possiamo leggere dalla sentenza, il Dirigente non può essere considerato il datore di lavoro dell’insegnante, che invece è dipendente del MIUR. Inoltre, la sanzione di 10 giorni di sospensione non vale per il personale docente ma solo per quello ATA.
Quindi il giudice non ha rilevato alcuna normativa che autorizza il Dirigente Scolastico a sospendere un docente dal servizio per 10 giorni. Questo però succedeva a novembre, adesso con l’approvazione del Testo Unico per il Pubblico Impiego, che tra l’altro riforma le regole sulle visite fiscali, le cose andrebbero diversamente perché il giudice non potrebbe accogliere il ricorso.
Il preside può sospendere un insegnante: con la riforma della pubblica amministrazione sì
Il Testo Unico del Pubblico Impiego interviene su quella mancanza normativa rilevata dal Giudice del Lavoro di Foggia. L’articolo 55 bis del TU, infatti, aumenta i poteri in mano al Dirigente Scolastico permettendogli di sospendere un docente fino a 10 giorni in via preventiva, senza dover attendere i termini del procedimento disciplinare a suo carico. Inoltre, lo scadere dei termini non influirà sull’invalidità della sanzione irrogata.
Insomma, sparisce qualsiasi forma di tutela per i docenti, che in base a quanto stabilito dalla riforma della pubblica amministrazione dovranno attenersi alla decisione del preside. Sarà il Parlamento adesso ad esaminare il Testo Unico con parere non vincolante; difficilmente quindi la parte relativa ai nuovi poteri per il Dirigente Scolastico verrà modificata.
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Riforma della scuola, nuovi poteri al Dirigente Scolastico: potrà sospendere i docenti ultima modifica: 2017-02-22T20:32:31+01:00 da