AgenParl, 9.11.2017
– Con nota 36983 del 6 novembre 2017 la Direzione generale per gli interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale, comunica che in questi giorni sta progressivamente procedendo alla liquidazione del contributo di 1.000,00 euro a favore delle istituzioni scolastiche che si siano dotate di un proprio animatore digitale. Ad oggi circa 8.000 scuole si sono dotate di un proprio animatore digitale. L’applicativo per l’aggiornamento o l’inserimento dell’animatore digitale o dei componenti del Team per l’innovazione resterà attivo fino al 31 dicembre 2017. Le scuole che non abbiano ancora individuato un proprio animatore digitale dovranno provvedere entro il 31 dicembre 2017, pena la restituzione del contributo concesso.
Anche in questa nota ministeriale si conferma l’approccio tutto burocratico riguardo all’individuazione dell’animatore digitale: perché perdere tempo nel convocare collegi o dipartimenti, perché tentare di rendere le scelte quanto più condivise possibili, se tutto si può fare attraverso la compilazione di un format o seguendo una semplice procedura informatica?
Il Piano Nazionale Scuola Digitale
Come è noto il comma 57 della Legge 107/15 prevede che nell’ambito del Piano Triennale dell’Offerta formativa (PTOF), le istituzioni scolastiche promuovano azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD). Il successivo comma 59 stabilisce che le scuole possono individuare nell’ambito dell’organico dell’autonomia, docenti cui affidare il coordinamento delle suddette azioni. Ai docenti può essere affiancato un insegnante tecnico-pratico.
Tali disposizioni derivano anche dall’unificazione, in sede di discussione parlamentare, del DDL 2291 che prevedeva l’istituzione del docente educatore digitale, individuato dal collegio dei docenti, come funzione strumentale ai sensi dell’articolo 33 del CCNL scuola 29/11/2007. Naturalmente nella Legge 107/15 è sparito qualsiasi riferimento al CCNL e alle funzioni strumentali, in coerenza con l’idea dell’uomo solo al comandoche decide e che la condivisione del collegio dei docenti sia, non solo superflua, ma anzi perniciosa rispetto alla funzionalità della scuola.
Invece del docente educatore digitale individuato dal collegio o del docente coordinatore nell’ambito delle attività del PTFOF coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, eventualmente affiancato da un insegnante tecnico pratico, ecco che il PNSD prevede l’Azione #28 “Un animatore digitale in ogni scuola”, ossia l’individuazione di “un docente che, insieme al dirigente scolastico e al direttore amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola”.
Secondo il PNSD l’animatore potrà sviluppare progettualità su tre ambiti:
- fungere da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi del PNSD (ma non dovrà necessariamente essere un formatore), sia organizzando laboratori formativi, sia animando e coordinando la partecipazione alle altre attività formative, come, ad esempio, quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;
- favorire il coinvolgimento della comunità scolastica e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e altri attori del territorio
- creare soluzioni innovative mediante l’individuazione di soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola, coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure (ad esempio: acquisti di piccole attrezzature digitali, percorsi per la sperimentazione di soluzioni innovative, software didattico e/o gestionale).
Ricordiamo che per tutte le figure previste nell’ambito del PNSD (animatore digitale, team per l’innovazione, docenti, dirigenti scolastici, DSGA, personale interessato all’assistenza tecnica nel I ciclo, personale tecnico del II ciclo, personale amministrativo) sono stati previsti specifici percorsi formativi a cura degli snodi formativi territoriali finanziati nella quasi totalità dalle risorse del PON “Per la scuola”
Come utilizzare e rendicontare il contributo
In premessa occorre ricordare che gli animatori devono presentare un progetto che, una volta approvato, sarà inserito nel piano dell’offerta formativa e pubblicato anche sul sito della scuola.
Il contributo di mille euro per istituto, finalizzato a garantire una maggiore diffusione a livello locale delle azioni del Piano nazionale per la scuola digitale, deve essere utilizzato per sviluppare le progettualità dei tre ambiti sopra richiamati.
Per verificare la coerenza delle azioni svolte con i tre ambiti di riferimento, le scuole devono rendicontare al MIUR la attività realizzate tramite un apposito sistema informativo, sulla base di uno schema esemplificativo di rendicontazione allegato alla nota 36983/17.
Il contributo è utilizzabile nel corso dell’anno scolastico 2017-2018 e la rendicontazione deve concludersi entro il 15 settembre 2018.
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In arrivo le risorse per l’animatore digitale ultima modifica: 2017-11-09T07:59:27+01:00 da