Orizzonte Scuola, 5.1.2016.
A Zapping si è discusso del “docente contrastivo” e ha visto il confronto tra l’ANP e la Gilda degli insegnanti.
A centro del confronto la slide dell’ANP nella quale si affermava che la possibilità da parte del dirigente di scegliere i docenti della scuola garantiva “mano libera nei confronti dei docenti contrastivi”.
Affermazione che ha causato non poche polemica, fino ad una interrogazione parlamentare presentata dal Senatore Bocchino.
Per l’ANP era presente Mario Rusconi del quale ieri abbiamo pubblicato una intervista rilasciata al nostro direttore.
Rusconi ha ribadito quanto già affermato nella intervista pubblicata ieri, che per docente contrastivo l’ANP intende il docente che non si adatta alle scelte condivise dal Collegio nel POF.
Tra gli esempi presi per spiegare il punto di vista del sindacato dei presidi, quello di un “insegnante che di sabato decideva di non venire quasi mai a scuola, e il sabato – ha affermato Rusconi – era era giornata dedicata alle visite dei musei.”
Altro esempio, quello del docente di “matematica che non adoperava il laboratorio di fisica che era stato realizzato con i soldi dei genitori”. Secondo Rusconi, si “confonde la libertà di insegnamento con il diritto al contrasto, come è stato per il no all’invalsi.”
Alle affermazioni di Rusconi ha risposto Di Meglio, Coordinatore della Gilda degli Insegnanti. “Non si tratta – ha detto – di tutelare chi non ha voglia di fare. Nell’esempio del dottor Rusconi dello scambio culturale con la Germania, c’è da dire che la legge prevede che il POF non è il vangelo, bisogna salvaguardare le scelte didattiche del singolo docente. Se il docente motiva didatticamente, non è obbligato a seguire le indicazioni del POF, questa è la libertà di insegnamento. Salvaguardia delle singole scelte degli insegnanti.”