Tuttoscuola, 3.2.2016
– “La riforma 107 ha introdotto due punti: il primo è l’eliminazione della distinzione tra periodo di prova e formazione e il secondo è l’inserimento della formazione come attività strutturale, permanente e obbligatoria per tutti gli insegnanti, sia in ingresso sia in servizio“. Così il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini rispondendo al question time alla Camera sull’attività di formazione dei docenti che hanno ottenuto il passaggio ad altro ruolo o ad altro insegnamento.
“Questo significa che il periodo di ‘formazione e prova’ come unica attività, che deve garantire il miglioramento della qualità e attività didattica ma anche garantire agli insegnanti la possibilità di arrivare nei diversi livelli di insegnamento con gli strumenti metodologici e didattici adeguati, è un punto di arrivo di un percorso che riteniamo fondamentale per la riqualificazione del nostro sistema educativo e un punto partenza per far sì che tutta la classe dei docenti italiani abbia il diritto di aggiornarsi e formarsi“.
“E’ questo il motivo – ha concluso – per cui il decreto 850 del dicembre scorso ha specificamente e volutamente riferito anche al passaggio di ruolo la necessità di compiere un periodo di ‘prova e formazione’. Nel passaggio da una primaria a una secondaria di secondo livello in materie letterarie, per esempio, permette di poter affrontare questa nuova modalità didattica con gli strumenti adeguati e necessari“.