TuttoscuolaNews, n. 809 del 27.3.20217
– Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Giovanni Agnelli (FGA), sostiene in un articolo pubblicato sulla Stampa di Torino lo scorso 21 marzo (vedi articolo correlato) che il meccanismo previsto dal decreto legislativo sul reclutamento per l’assunzione nei prossimi 5/6 anni di alcune categorie di precari – a differenza “di quanto si è detto un po’ frettolosamente nei giorni scorsi”, non può essere definito come “la solita sanatoria”.
Infatti, diversamente da quanto previsto da precedenti provvedimenti – e dalla stessa legge 107 con lo svuotamento delle graduatorie, che “ha portato in cattedra decine di migliaia di docenti senza controllare che ne avessero le capacità” – lo schema di decreto legislativo introduce “una verifica dei requisiti di ingresso nella professione in base alle competenze attese delle varie categorie di precari”. Significa, commenta il direttore della FGA, che “si è appreso qualcosa dagli errori dei primi due anni di Buona scuola”.
E significa, aggiungeremmo, che la linea post-gianniniana di attenzione alla fattibilità socio- professionale delle riforme e delle operazioni che riguardano le persone, perseguita con determinazione dall’attuale ministra, sta dando frutti e sta producendo qualche incrinatura nel compatto blocco sindacale anti-Buona Scuola.
Nel 2017-18 infatti saranno assunti i circa 13.000 precari rimasti nelle graduatorie ad esaurimento, ma dovrebbero essere gli ultimi assunti con la logica indiscriminata della sanatoria. Altri 13.000 saranno assunti invece dalle graduatorie di merito del concorso 2016, che avranno dunque superato.
I 62mila precari abilitati delle ‘seconde fasce’ di istituto che entreranno in ruolo nel 2019-2020, oltre ad avere una recente esperienza di insegnamento, avranno comunque seguito corsi di specializzazione e di tirocinio (TFA-PAS), e dovranno sottoporsi ad ulteriori prove sulle capacità didattiche e a un altro anno di tirocinio.
Prima che diventino operativi i nuovi modelli di formazione e reclutamento sarà poi il turno dei circa 20mila supplenti non abilitati (2022?) che hanno già insegnato per almeno 36 mesi, ma anche per loro è previsto un concorso con tirocinio, sia pure ridotto nella durata, vista la loro esperienza didattica.
Poi, finalmente, entrerà in funzione il nuovo sistema di reclutamento. Basterà per avere una scuola migliore?
.
FGA/1. Sul nuovo reclutamento passi avanti, ma la strada è lunga… ultima modifica: 2017-03-27T05:49:22+02:00 da