dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 8.5.2017
– Sicuramente è meglio non votare i criteri previsti dall’accordo sulla mobilità.
– Il recente Contratto collettivo nazionale integrativo sul passaggio da ambito territoriale a scuola per l’a.s. 2017/2018, ai sensi dell’articolo l, commi 79 e successivi, della legge 13 luglio 2015 n. 107, sottoscritto dal MIUR, dai sindacati confederali e dallo SNALS prevede la “chiamata per competenze” che coinvolge per la prima volta il collegio dei docenti nella scelta. Ma non è una scelta libera, nè tantomeno una scelta che, a nostro avviso, assume caratteristiche di imparzialità, legittimità e oggettività.
Infatti il comma 3 dell’accordo recita:
“Il dirigente scolastico formula la proposta di passaggio da ambito a scuola in coerenza con il Piano triennale dell‘offerta formativa. A tal fine il dirigente, previa deliberazione del collegio dei docenti su proposta del dirigente medesimo, individua sino a un massimo di sei titoli ed esperienze specifiche tra quelle di cui all’allegato A, per ciascun posto vacante e disponibile, ovvero per gruppi di posti, in coerenza con il PTOF e il Piano di Miglioramento dell‘istituzione scolastica. Qualora il collegio dei docenti correttamente convocato non si esprima entro 7 giorni dalla data prevista, il dirigente scolastico procede comunque all’individuazione dei requisiti e alla pubblicazione dell’avviso, nel rispetto dei termini previsti a livello nazionale”.
I criteri previsti dall’accordo non prendono in considerazione l’unico vero criterio oggettivo che da sempre ha contraddistinto l’assegnazione dei docenti alle scuole: l’anzianità di servizio. Infatti riportiamo di seguito i criteri sottoscritti dalle parti firmatarie (allegato A)
Allegato A
Quadro nazionale requisiti da correlare alle competenze professionali richieste
Titoli
- Ulteriori titoli di studio coerenti con le competenze professionali specifiche richieste, di livello almeno pari a quello previsto per l’accesso all’insegnamento
- Ulteriore abilitazione all’insegnamento
- Possesso della specializzazione sul sostegno (non per i posti sul sostegno)
- Dottorato di ricerca coerente le competenze professionali specifiche richieste
- Specializzazione in italiano L2, di cui all’art.2 del DM 92/2016
- Certificazioni linguistiche pari almeno al livello B2, rilasciate dagli Enti ricompresi nell’elenco di cui al DM 2 marzo 2012, 3889
- Master universitari di I e II livello (specificare le competenze in uscita coerenti con le competenze professionali specifiche richieste)
- Pubblicazioni su tematiche coerenti con le competenze richieste
Esperienze professionali
- Insegnamento con metodologia CLIL
- Esperienza di insegnamento all’estero
- Partecipazione a progetti di scambio con l’estero e/o a programmi comunitari
- Esperienza in progetti di innovazione didattica e/o didattica multimediale
- Esperienza in progetti e in attività di insegnamento relativamente a percorsi di integrazione/inclusione
- Tutor per alternanza scuola/lavoro
- Animatore digitale
- Attività di tutor anno di prova
- Referente/coordinatore orientamento e/o valutazione
- Referente per progetti in rete con altre scuole o con istituzioni esterne.
I Collegi dei Docenti saranno convocati per deliberare sulle 6 competenze professionali tra quelle più sopra indicate che saranno poi richieste dalla scuola con un calendario deciso dall’USR per individuare i docenti che assegnati su ambito potranno essere scelti dai Dirigenti scolastici.
Ma restano in ogni caso alcuni problemi tecnici che l’Amministrazione non intende considerare:
- il contratto sul passaggio da ambito territoriale a scuola deve ancora essere certificato dagli organi di controllo e pertanto non ha ancora efficacia giuridica;
- le scuole non sono e non saranno in grado di conoscere al momento dell’eventuale voto del collegio su quali posti si dovrebbero identificare i criteri di competenza professionale. Infatti mancano ancora i dati analitici degli organici attribuiti alle scuole, non si conoscono i trasferimenti su scuola che saranno effettuati con il contratto sulla mobilità (ad es. i posti lasciati vacanti dai pensionamenti potrebbero quindi essere coperti da trasferimento su scuola).
- la delibera del Collegio dei Docenti è obbligatoria, ma non vincolante per il Dirigente che può, motivandolo, discostarsene.
La Gilda degli Insegnanti non ha firmato l’accordo perché lo considera una vera e propria vergogna. Esso offende la professionalità dei docenti che dovrebbero vedere valorizzata l’unica esperienza professionale oggettiva che è legata agli anni si servizio svolti come insegnanti in classe. Invece si valuta, prima del lavoro del docente, tutto quello che è accessorio e funzionale ai meccanismi della legge 107/15.
Ancora una volta i Dirigenti scolastici sceglieranno dunque i docenti considerati più fidati, non i più capaci.
INVITIAMO LE COLLEGHE E I COLLEGHI A DIMOSTRARE LA LORO OPPOSIZIONE
A TALE ACCORDO E AL PRINCIPIO DELLA “CHIAMATA PER COMPETENZE”
E A VOTARE CONTRO LA PROPOSTA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
METTENDO A VERBALE LE MOTIVAZIONI
OPPURE ASTENENDOSI DA QUALSIASI DELIBERA IN MERITO.
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Vedi anche:
- Mobilità. Così non va
. - Circolare MIUR su ipotesi chiamata per competenze (alias, CHIAMATA DIRETTA)
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E’ proprio il caso di condividere scelte tanto indecenti? ultima modifica: 2017-05-09T10:18:21+02:00 da