TuttoscuolaNews, n. 740 del 15.2.2016
– Mesi fa nessuno poteva prevedere che quel decreto regolamentare sulle nuove classi di concorso avrebbe compromesso i tempi delle procedure concorsuali.
Invece, di rinvio in rinvio, quel DPR è approdato soltanto da pochi giorni al Quirinale dove potrà essere firmato dal Presidente Mattarella al suo rientro dagli Stati Uniti.
E il ministro Giannini in audizione alla Camera non ha potuto che confermare l’inevitabile slittamento del bando del concorso, ipotizzando l’inizio delle prove orali per il prossimo luglio e le assunzioni da settembre successivo.
Ma a quale tipo di assunzione in ruolo a settembre si riferisce il ministro?
Non certamente a normali assunzioni come si prevedeva fino ad alcuni mesi fa con immediata presa di servizio con l’avvio dell’anno scolastico.
Come già avvenuto in passato anche per precedenti concorsi, le nomine in ruolo dopo il 31 agosto avranno piena efficacia soltanto dall’anno dopo. Potranno salvarsi i concorsi con pochi candidati che completeranno le procedure concorsuali ben prima del 31 agosto 2016.
I contratti a tempo indeterminato stipulati dopo il 1° settembre avranno decorrenza giuridica dal 2016/2017 con assunzione in servizio (ed effetto economico) dall’anno scolastico successivo.
Insomma, se si verrà convocati per il ruolo oltre la data del 1° settembre, non si potrà assumere effettivo servizio come docente di ruolo, se non l’anno scolastico successivo.
Sarebbe una beffa per molti candidati che, invece del ruolo, dovranno rimanere per tutto l’anno scolastico 2016-17 in attesa di nomina, lavorando (nel migliore dei casi) in posizione di supplente oppure attendendo tempi migliori come docente disoccupato.